Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su appartamento sito a Roma (RM) – in Via di Tor Pignattara n. 58, piano 2, int....
- Segue nel dettaglioQuota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su appartamento sito a Roma (RM) – in Via di Tor Pignattara n. 58, piano 2, int. 3, composto da due camere, bagno, disimpegno, ripostiglio, cucina e balcone di superficie convenzionale complessiva 70 mq. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 933, particella 214, sub 501, z.c. 3, cat. A/3, classe 2, consistenza 3,5 vani, superficie catastale totale 71 mq, superficie catastale escluse aree scoperte 70 mq, r. c. Euro 587,47. Confina con interno 4, vano scala, distacco su cortile condominiale, Via di Tor Pignattara salvo altri. Certificato di agibilità rilasciato in data 07/06/1952 n. 282. Formalità pregiudizievoli non cancellabili dal G.E.: nessuna. Stato di occupazione: occupato dai debitori esecutati e dal loro nucleo familiare. La liberazione potrà essere richiesta all’atto del trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c. Lo stato dei luoghi non corrisponde alla planimetria catastale in quanto sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione senza regolari titoli urbanistici che hanno comportato una diversa distribuzione degli spazi interni, più precisamente: 1) realizzazione di due soppalchi, uno in bagno e uno nel disimpegno di fronte la camera n. 2; 2) realizzazione di una nicchia 0,30x1,00 ml. nel disimpegno di fronte la camera n. 2; 3) demolizione e ricostruzione del tramezzo della camera n. 1, a diminuire le dimensioni di questa e a creare un ampio disimpegno usato come soggiorno privo di finestre; 4) apertura di vano con un infisso vetrato apribile nel tramezzo che divide camera n. 1 dal disimpegno. Si precisa che l’altezza minima interna per i locali adibiti a bagni (art. 41) e per i disimpegni (art. 42) prevista dal Regolamento Edilizio del Comune di Roma è di 2,40 ml. La realizzazione dei due soppalchi nell’appartamento riduce l’altezza minima a 2,20 ml; dunque non conforme al regolamento stesso; pertanto i soppalchi dovranno essere rimossi. I costi per la rimozione, quantificabili in Euro 1.000,00, saranno a carico dell'eventuale aggiudicatario dell'immobile e decurtati dal prezzo finale di stima. Per quanto riguarda le difformità descritte ai punti 2, 3 e 4 dovranno essere sanate dall'eventuale aggiudicatario dell'immobile sia dal punto di vista urbanistico-edilizio che catastale attraverso la presentazione di una C.I.L.A. ai sensi dell'art. 6 bis, comma 5 del D.P.R. 380/01 per interventi già realizzati. Catastalmente l'immobile sarà regolarizzato attraverso la presentazione di un nuovo accatastamento DOCFA al NCEU del Comune di Roma per diversa distribuzione di spazi interni. I costi per regolarizzazione, accatastamento e parcella di un tecnico abilitato, quantificati in Euro 3.000,00, saranno a carico dell'eventuale aggiudicatario dell'immobile pertanto decurtati dal prezzo finale di stima. Non è stato possibile redigere l'attestato di prestazione energetica (A.P.E.), in quanto non si è potuta reperire la documentazione nonché i controlli effettuati sulla caldaia. Pertanto sarà a carico dell'eventuale aggiudicatario dell'immobile la redazione dell'Attestato di Prestazione Energetica.
Data | Tipologia | Note |
---|---|---|
08/05/2023 | Aggiudicato | Asta aggiudicata |