Trattasi di modesto edificio in muratura di scarsa qualità, con evidenti lesioni nel solaio di copertura, originariamente destin...
- Segue nel dettaglioTrattasi di modesto edificio in muratura di scarsa qualità, con evidenti lesioni nel solaio di copertura, originariamente destinato a mattatoio comunale e risalente alla seconda metà del secolo scorso e ampliato poi nel 1981 con antistante terreno adibito a resede esclusivo ubicato nelle immediate adiacenze del centro storico di Trequanda, a distanza di trecento metri dalla casa comunale. Il fabbricato provvisto di ingresso indipendente è composto al solo piano terreno con tre vani, oltre a bagno, il tutto in condizioni di conservazione e di manutenzione pessime. Internamente sono visibili residui degli impianti telefonici, che si trovano sotto il piano del pavimento di calpestio, il servizio igienico non è fruibile, assente l’impianto di riscaldamento, privo anche di impianto elettrico. La copertura mostra evidenti carenze di manutenzione, con lesioni passanti agli angoli esterni da cui si sono distaccati nel tempo alcuni frammenti di muratura. Tracce di umidità di risalita e di infiltrazione sono presenti nelle murature perimetrali ed interne con evidenti distacchi di intonaco. I pavimenti sono in piastrelle di graniglia, infissi in legno privi di vetrocamera. All’interno del locale d’ingresso è presente un pozzetto a pavimento al cui interno sono visibili dei corrugati riconducibile al precedente inquilino, la Sip (poi Telecom) che negli anni ’80 in accordo con il Comune aveva qui installato una centrale telefonica. I solai di copertura sono in latero cemento, mentre le pareti esterne sono intonacate ed il tetto composto da due falde contrapposte ha un manto di copertura in tegole marsigliesi. Sul resede di terreno è presente una colonna della luce dalla quale in passato è stata fornita l’energia elettrica a servizio anche dell’edificio pignorato. I locali ad uso ufficio sono dotati di Attestato di Prestazione Energetica (APE), Classe “G” depositata unitamente alla perizia di stima redatta dall’esperto. L’immobile presenta difformità edilizie, per i dettagli, compresa la possibilità di sanare le stesse, si rimanda alla perizia redatta dall’Arch. Massimo Casini. Nell’area su cui insiste il fabbricato non sono presenti vincoli di natura ambientale e/o paesaggistica.