Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su appartamento sito in Roma, Via Gregorio Ricci Curbastro n. 34, edificio B, scala 3,...
- Segue nel dettaglioQuota pari a 1/1 del diritto di proprietà su appartamento sito in Roma, Via Gregorio Ricci Curbastro n. 34, edificio B, scala 3, piano 8, interno 24. L’appartamento è composto da ingresso disimpegno, ripostiglio, cucina abitabile, due bagni, quattro camere e due balconi, avente una superficie convenzionale complessiva di 122,38 mq. L’appartamento è identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 463, part. 279, sub. 502, z.c. 4, cat. A/3, classe 4, cons. 5,5 vani, sup. cat. tot. 125 mq, tot. escluse aree scoperte 119 mq., rendita euro 1.164,61, indirizzo: Via Gregorio Ricci Curbastro n. 34, piano 8, interno 24, scala 3, edificio B. L’appartamento confina con: vano scala, int. 25 scala B3, int. 25 scala B2, distacchi su proprietà condominiale, salvo altri. L'immobile risulta regolare per la legge n° 47/1985. La costruzione non è antecedente al 01/09/1967. Il compendio di maggior consistenza in cui è inserita l'unità immobiliare predetta è stato realizzato in forza della Licenza di Costruzione n.2743 del 6/12/1968, rilasciata per il progetto n.21565/1968. L'unità immobiliare era originariamente disposta su due livelli: appartamento al piano ottavo e stenditoio al piano nono. Successivamente, il soprastante lavatoio (ora sub 503 descritto al lotto 2), con la chiusura della scala di comunicazione interna, è stato separato dalla sottostante abitazione (ora sub 502 qui descritto come lotto 1), messo in comunicazione col vano scala e trasformato in abitazione. Per tali opere abusive è stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria n. 126042 del 29/07/1998. Per l'intero edificio è stato rilasciato il certificato di abitabilità n.143 del 17/04/1970. Lo stato dei luoghi non corrisponde alla planimetria catastale per variazione di alcune tramezzature interne, da regolarizzare mediante ripristino dello stato dei luoghi o presentazione di una C.I.L.A. a sanatoria, al costo presumibile di euro 3.500,00 a carico dell’aggiudicatario. Sull'estratto di mappa allegato alla CTU, la particella su cui insiste l'immobile pignorato è riportata col n. 346, anzichè col n. 279, è quindi necessario un riallineamento catastale. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri, diritti demaniali o usi civici. L'immobile risulta agibile. Formalità pregiudizievoli: due pignoramenti immobiliari cancellabili con il decreto di trasferimento. Stato di occupazione: occupato da terzi in virtù di contratto di locazione del 30.06.2011, con durata dal 30.06.2011 al 29.06.2015, avente data certa (08/07/2011), registrato per proroga all’Agenzia delle Entrate in data 10.12.2015, con canone di locazione di euro 16.020,00 annui, pari ad euro 1.335,00 mensili. Sussiste morosità per la quale è stata disposta l’azione di sfratto. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti