DESCRIZIONE

Piena proprietà di: appartamento sito in Roma, in Via Arnaldo Fraccaroli, n. 7, interno 20, posto al piano quinto della scala “C”. E’ composto da un ingresso, un soggiorno (che comprende un piccolo ripostiglio) con balcone, una cucina con balcone, un corridoio, due bagni di cui uno compreso in una camera da letto, ed un’altra camera da letto. Confina con Via dei Monti Tiburtini, Via Guglielmo Stefani e con il vano scala. Sussiste corrispondenza catastale. Censito nel N.C.E.U. del Comune di Roma al foglio 602, particella 1541, sub. 94, z.c. 5, cat A/3, cl. 3, vani 4.5, superficie catastale 74 mq, r.c. € 848,28. L’immobile non risulta regolare per la legge n. 47/1985. L’edificio di Via Arnaldo Fraccaroli n. 7 è stato realizzato con progetto prot. 26918/1966, a seguito del rilascio della licenza edilizia n. 2180/1966, e variante con progetto prot. 53525/68 autorizzata con licenza edilizia n. 709 del 16 maggio 1970. L’immobile risulta sostanzialmente conforme all’ultimo titolo edilizio, fatta eccezione per la distribuzione interna, poiché da una delle stanze sono stati ricavati due bagni, mentre dal preesistente bagno e da parte della cucina è stata ricavata una delle stanze da letto. L’abitazione attualmente non risponde ai requisiti previsti dall’art. 41 del vigente Regolamento Edilizio per la cucina che ha una volumetria inferiore a 15 mc e per la camera da letto di minore superficie che non ha una finestra di dimensioni adeguate. Di conseguenza non è possibile regolarizzare lo stato dei luoghi. Per tale motivo sono stati valutati gli oneri per il ripristino dell’immobile in una situazione simile a quella rappresentata nel grafico allegato alla licenza edilizia n. 709 del 1970, con l’indicazione che anche la camera di superficie minore non raggiunge il minimo regolamentare di mq 9,00 e pertanto anche quella stanza deve avere una conformazione leggermente differente da quella che fu autorizzata all’epoca in virtù di un quadro normativo differente. Gli oneri per la regolarizzazione urbanistica dell’immobile sono pari ad € 23.251,24. L’immobile risulta dotato di certificato di abitabilità n. 802 del 10 ottobre 1970. L’immobile versa in un buono stato di conservazione grazie alla ristrutturazione intervenuta nel dicembre del 2018. Ad oggi l’immobile non è occupato ed è in corso la sua liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale in atti.