Quota pari a 1/1 del diritto di superfice su appartamento sito in Roma –Via Padre Agostino Fioravanti n. 121, edificio AC, inter...
- Segue nel dettaglioQuota pari a 1/1 del diritto di superfice su appartamento sito in Roma –Via Padre Agostino Fioravanti n. 121, edificio AC, interno 4, piano terra. Composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera da letto, bagno, avente superficie lorda di mq. 48 circa, con piccola corte di mq 5,40 lordi di pertinenza esclusiva sul vialetto retrostante. In Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 668, Particella 261, Sub. 503, Zc. 6, Categoria A2, Classe 5, Consistenza 2,5 vani, Superfice catastale mq. 48, rendita Euro 348,61, piano T. Confinante con appartamento Via Padre Agostino Fioravanti n. 121, edificio AC interno 3, con appartamento Via Padre Agostino Fioravanti n. 121, edificio AC interno 5, con strada comune pedonale d’ingresso e sul lato opposto con viottolo interno, salvo altri. L’immobile è porzione del complesso edilizio originariamente ad uso negozio (C/1) in convenzione con il Comune di Roma per il diritto di superfice di cui alle Concessioni edilizie n. 1262/c del 31.12.1987 e variante n. 359/c del 04.04.1989. Per il complesso edilizio risulta rilasciato certificato di agibilità del Comune di Roma n. 599 del 02.04.2003. Successivamente sono state realizzate nell’edificio AC opere interne per cambio di destinazione d’uso da negozi ad abitazioni. Per tali opere sono state presentate ai sensi della L. 326/2003 diverse istanze in sanatoria la cui pratica inerente l’abitazione int. 4 in oggetto è protocollata in entrata al n. 2004/171640 e sottorubricata al n. 2004/545641. Sono state presentate successivamente D.I.A. prot. 37941 del 08.06.2006 per opere interne relative al Fabbricato AC in cui insiste l’interno 4 e D.I.A. prot. 54580 del 07.08.2007 per completamento di opere esterne, recinzioni e linea fognaria privata. Risulta altresì presentata domanda di sanatoria edilizia UCE L. 326/2003 al prot. 2004/171640 del 09.12.2004. L’immobile è libero. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.